Il grano saraceno non e' una
graminacea, ma non per questo ha qualcosa da invidiare
ai suoi cugini piu' famosi.
I chicchi, riconoscibili per la loro forma quasi
triangolare, sono teneri e croccanti, per cui
richiedono pochissima cottura (non usate la pentola
a pressione a meno che non vogliate ottenere una
crema) circa 10/15 minuti in abbondante acqua
salata.
Il grano saraceno viene tuttora consumato in Alta
Italia sotto forma di farina per la preparazione
di due specialita' gastronomiche: la polenta taragna
(bianca di gusto delicato) ed i pizzoccheri. I
pizzoccheri sono originari della Valtellina, si
tratta di pasta di grano saraceno (in formato
tipo tagliatelle).
Il grano saraceno e' molto usato sotto forma di
farina anche in Russia dove si usa preparare delle
piccole focacce da farcire solitamente con caviale
e salmone affumicato.
Il grano saraceno e' un alimento molto equilibrato,
ricco in ferro, vitamina B, vitamina E e magnesio,
particolarmente adatto alle stagioni fredde data
la sua capacita' riscaldante, puo' pero' essere
usato saltuariamente anche in estate per preparare
gustose insalate, unendovi verdure fresche, olive
ed eventualmente formaggi leggeri.
Il grano saraceno annovera tra le sue proprieta'
la capacita' di fornire energia e vigore fisico,
cosa che lo rende particolarmente adatto nella
convalescenza, nella gestazione, agli anziani;
aiuta ad eliminare dall'organismo i liquidi in
eccesso ed ha una notevole azione rivitalizzante
su reni, cuore e ghiandole sessuali.