Sole
e Luna sono sempre stati visti come unita' astrali
condividenti un difficile primato: quello della
maggior influenza sull'umanita'. In realta'
Sole e Luna hanno compiti ed effetti completamente
diversi ed estremamente importanti sulla vita.
Selene, la Luna, principio femminile, nella
mitologia greca era l'"occhio della notte"
che sorgeva la sera dai flutti del mare e percorreva
la volta celeste su un carro trainato da due
cavalli bianchi, come si puo' ammirare sul frontone
orientale del Partenone, posta di fronte ad
Helios, il Sole, principio maschile, sul suo
carro di fuoco.
Le mutazioni a breve sono governate dal sole
nel suo ciclo giorno notte, e a lungo termine
con l'alternarsi delle stagioni, ma il vero
orologio naturale di ogni nostro ritmo è
la Luna. Il suo ciclo di 28 giorni provoca mutazioni
periodiche e ritmiche, a livello fisico e mentale
in tutti gli esseri viventi.
"Ho la luna di traverso" non è
solo un modo di dire, ma una reale condizione
dell'essere. L'agricoltura primitiva e tradizionale
ha sempre scandito i suoi tempi sul crescere
e decrescere della Luna: i nostri nonni, nel
seminare e raccogliere, preparare conserve,
imbottigliare il vino seguivano le fasi lunari
nei mesi appropriati. Gli antichi avevano intuito
l'influenza della Luna sulla loro vita e sulla
vita di quanto allevavano e coltivavano, e avevano
osservato che anche eventi come la crescita
dei capelli e delle unghie dopo un taglio, il
presentarsi delle mestruazioni, il termine di
una gravidanza non sfuggivano alla logica delle
fasi lunari.
Il taglio dei boschi, la stagionatura dei tronchi
e la loro segagione seguiva gli aspetti della
luna per dare una materia prima pronta alla
creazione di oggetti e strutture che duravano
nel tempo, senza problemi di muffe, parassiti
o deformazioni dimensionali.
Il lunario, più ancora del calendario,
ha sempre dettato i ritmi della vita di chi
nei campi viveva e dai campi traeva sostegno
per la vita sua e dei suoi familiari.
Il "moderno" e il "tecnologico"
hanno relegato un universo di esperienze e conoscenze
a pura superstizione, affidando la sopravvivenza
di tanto sapere alla memoria di qualche anziano
saggio.
Solo le tecniche di coltivazione biologiche
e biodinamiche hanno permesso il riaffermarsi
delle norme antiche riconoscendo ai calendari
lunari l'importanza ormai dimenticata.
Si è avuta una contemporanea rivalutazione
del sapere degli Antichi, che, da acuti osservatori,
correlavano gli eventi con le situazioni astrali,
e facendo tesoro delle esperienze le tramandavano
di padre in figlio, come prezioso vademecum
del buon coltivatore.