Pianta originaria del Pacifico,
ed esattamente dell'Isola della Sonda, fu introdotta
nell'estremo Oriente, Giappone, India ed in seguito
fu importata in Mesopotamia circa 3000 anni a.
C. e dagli Egiziani. La pianta, alta 50-100 cm,
appartiene alla famiglia delle Pedaliaceae e presenta
frutti a capsula con piccoli semi e diametro compreso
tra 1,5 e 2 mm. In passato questa pianta era ritenuta
sacra, e faceva parte della composizione di numerose
medicine.
Oggi solo in alcuni paesi tropicali, con determinate
condizioni di caldo ed umidita', e' coltivata
la varieta' Sesamum indicum: si trova in Africa
occidentale, dove imprenditori francesi ne hanno
impiantato una vasta area a coltivazione biologica,
in India, nel sud della Cina ed anche nel Centro
America in paesi come Guatemala e Costa Rica.
I semi di sesamo sono ricchi di lipidi contenendo
tra il 40% e il .50% di sostanza grassa. Il suo
contenuto in acidi grassi saturi arriva come massimo
al 15% ed e' ricco di acidi grassi monoinsaturi
di cui il piu' importante e' l'acido oleico (30-40%)
e acidi grassi polinsaturi, principalmente acido
linoleico ed altri acidi grassi essenziali (40-50%).
Quest'olio se ottenuto da estrazione a pressione
a freddo e' indicato per trattare disturbi cardiovascolari
dovuti all'alta percentuale di acido oleico. Questo
da solo e' capace di modificare positivamente
la relazione tra colesterolo buono (HDL) e cattivo
(LDL), anche per il contenuto di lecitina eccezionalmente
elevato. Solo la soia ne contiene una percentuale
maggiore, ma quest'ultima non ha un'elevata resistenza
all'ossidazione. La lecitina e' un fosfolipide
che ha un importante ruolo salutistico giacché
ha un'azione solubilizzante dei grassi presenti
nella circolazione sanguigna. La fluidita' del
sangue conferita da questo fosfolipide, evita
il deposito di grasso e di colesterolo nelle nostre
arterie.
Queste caratteristiche nutrizionali sono salvaguardate
dalla spremitura a freddo, che consente di ottenere
un olio molto fluido di colore giallo chiaro con
un sopraffino gusto mandorlato.
Si puo' usare con insalate, zuppe di verdura,
nei piatti agrodolci e nella preparazione di prodotti
da forno, per la facilita' d'amalgama e per la
resistenza alle alte temperature.