Nella
sana e corretta alimentazione assume importanza
rilevante l'olio, sia esso di oliva come la tradizione
mediterranea insegna, sia di altri semi.
La storia dell'olio e' antica: usato come semplice
condimento, a crudo, o nella preparazione di cibi
con l'uso del fuoco, e' sempre stato ingrediente
principe nell'alimentazione sana e naturale.
Gli oli di semi, da coltivazione biologica, devono
essere pressati a freddo, ed hanno caratteristiche
molto diverse dai comuni oli di semi presenti
sul mercato, estratti di solito con procedimenti
a caldo o di esterificazione. I semi devono provenire
da coltivazioni biologiche controllate secondo
le normative comunitarie e, qui in Italia, certificati
dall'A.I.A.B., Associazione Italiana per l'Agricoltura
Biologica.
L'olio e' ottenuto per spremitura meccanica, senza
l'utilizzo di solventi, come di solito avviene
normalmente per gli oli di semi industriali, e
senza superare i 40° C. Questa lavorazione
permette all'olio di preservare le caratteristiche
originali del seme: in particolare la ricchezza
in acidi grassi polinsaturi, e non richiede l'impiego
di altre sostanze chimiche per eliminare i residui
del solvente usato.
L'olio cosi' ottenuto e' poi filtrato e confezionato
in bottiglie di vetro scuro per riparare il prodotto
dalla luce, ritardandone cosi' l'ossidazione.
Gli oli di semi possono essere usati in alternativa
all'olio di oliva extravergine da chi vuole arricchire
la propria alimentazione di acidi grassi essenziali
noti come vitamina F.
In generale e' preferibile usare questi oli a
crudo perché i grassi polinsaturi che sono
contenuti possono alterarsi se sottoposti ad alte
temperature. La mancata raffinazione degli oli
permette a ciascuno di essi di mantenere integri
sapore ed odore specifici, il che permette anche
di alternarli in cucina a seconda dei diversi
piatti e dei gusti del consumatore.