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Sale
Senza il sale non c'e' vita.
Nel sale marino integrale sono presenti sostanze indispensabili al buon funzionamento dell'organismo perfettamente equilibrate tra loro: cloro, sodio, magnesio, zolfo, calcio, potassio, bromo, carbonio, stronzio, boro, silicio, fluoro, litio, zinco, rame, fosforo, iodio.... ecc.
Il sale che si trova comunemente in vendita e' stato privato, soprattutto a scopo estetico (colore), di praticamente tutte le sue naturali sostanze "vitali" e risulta composto per il 99% da Cloruro di Sodio.
Quanti di voi consumano sale iodato pensando cosi' di dare una mano alla propria tiroide?
Certo, lo fanno, ma introducendo qualcosa nell'organismo che e' stato dapprima privato di tutti i suoi componenti e poi, artificialmente reintegrato (si tratta di integratori chimici e non naturali) di uno solo dei suoi componenti.
Si ripete ancora una volta la stessa storia: l'uomo pensa di poter fare qualcosa di meglio di Madre Natura, ma c'e' un solo piccolo problema: ben difficilmente se non mai vi riesce e tutti i suoi errori gli ricadono addosso.
Aggiungere Iodio chimico ad un sale raffinato significa semplicemente squilibrare una sostanza (e quindi l'organismo che lo consuma) che era naturalmente integra ed in equilibrio.
Come viene ottenuto il sale raffinato?
Il sale marino raffinato e' trattato in diversi modi. In genere, si fa evaporare l'acqua salata, cio' che resta viene messo a seccare al sole e quindi ridisciolto in acqua, filtrato, rievaporato e cristallizzato.
Come abbiamo gia' detto, la maggior parte degli elementi naturali sono distrutti durante la lavorazione e sostituiti con magnesio carbonato, sodio carbonato, potassio iodale e destrosio (una forma di zucchero impiegato per stabilizzare lo iodio). Come il pane bianco ,il riso e la pasta, il sale da tavola raffinato viene privato di minerali preziosi per il corpo e puo' provocare ipertensione e altri gravi disturbi.
In Italia esiste la pessima abitudine di consumare eccessive quantita' di sale e prodotti conservati con esso, consumiamo circa 15 gr di sale a testa ogni giorno, contro i 5-6 gr consigliati dai medici e nutrizionisti. Come se cio' non bastasse, il sale raffinato, avendo un gusto artificialmente troppo forte, desensibilizza le papille gustative della lingua, portandoci a salare sempre più per poter apprezzare il gusto dei cibi.
E' bene ricordare cio' che provoca un eccessivo consumo di sale, quali siano i pericoli dell'ipertensione (ormai tristemente divenuta malattia sociale in Italia data l'enorme incidenza). Ed e' opportuno, invece, sostituire con il sale integrale quello gia' comunemente usato: e' di facile reperibilita', il costo varia secondo la provenienza e la lavorazione, esiste in formato sia grosso che fino... Val la pena di provarlo: e' un piccolo cambiamento ma un grande investimento in termini di salute. E naturalmente e' opportuno anche provare a ridurne la quantita'. Molto spesso siamo portati a salare troppo i cibi perché li troviamo poco gustosi: insaporendoli con erbe aromatiche, quali il rosmarino, la menta, il basilico, la salvia, l'origano e soprattutto aglio e cipolla, si puo' constatare che il gusto dei cibi si arricchisce enormemente, non essendo più "coperto" dal gusto del sale.
Se poi si riuscisse a controllarsi ed a cucinare un po' più insipido per qualche tempo, il senso del gusto parra' risvegliarsi… provare per credere!
Non e' necessario abbandonare completamente l'uso del sale: farlo significherebbe provocare perdita di vitalita', lucidita' mentale e ristagno dei sangue e questo vale anche per gli ipertesi; e' buona norma consumare modiche quantita' di sale integrale anziché i sali iposodici.
In ogni caso, la cucina naturale offre molti sostituti del sale: aceto di umebosci, shoyu ed altri.
 
Spezie

Il profumo, il sapore ed il colore delle spezie, e' ben noto a tutti fin dai tempi antichi. Detti popolari, gia' molti anni addietro, attribuiscono ad esse proprieta' curative. Oggi si e' scoperto attraverso ricerche mirate che le spezie sono una vera miniera di proprieta' benefiche.
Studi recenti hanno individuato nei chiodi di garofano e nella cannella sostanze che sono in grado di eliminare dalla cane cruda o poco cotta un batterio nemico dell'intestino, l'Escherichia Coli; molte spezie contengono sostanze, come la capsaicina del peperoncino rosso, che sono in grado di inibire la moltiplicazione dei germi patogeni, senza nuocere ai batteri "buoni" della nostra flora intestinale.
Piu' spezie, meno grassi: questo potrebbe essere il motto del peperoncino e di altre spezie, per diverse ragioni: il miglioramento del gusto da loro apportato consente una consistente riduzione dei condimenti grassi; inoltre alcuni tipi di esse, e soprattutto la senape, seguita dal peperoncino e dallo zenzero, hanno un'azione di rallentamento sullo svuotamento gastrico, prolungando quindi il senso di sazieta'; inoltre, e cosa molto importante, le spezie sono in grado di bruciare calorie, accelerando il metabolismo dei grassi.
Le spezie, o perlomeno alcune di esse, rinforzano l'organismo attraverso vari meccanismi: il peperoncino, per esempio, pare riesca ad attivare le riposte immunitarie dell'organismo aiutandoci nella difesa di attacchi virali; la noce moscata, ricca di antiossidanti essenziali, si oppone agli effetti dei radicali liberi, primi responsabili dell'invecchiamento e delle malattie cardiovascolari.
Le spezie stimolano la digestione: un pizzico di spezie aggiunto ai piatti vuol dire digerire piu' facilmente, perché si ha una stimolazione alla secrezione dei succhi gastrici.
Anche le spezie vanno usate con moderazione: gli eccessi, oltre che alterare il sapore degli alimenti possono irritare le mucose, producendo anche ulcerazioni.

Chiodi di garofano Pepe
Cumino Peperoncino
Curry Senape
Ginepro Zafferano
Noce moscata  

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